Vai direttamente ai contenuti
negozi BULYTHÈQUE SKIN CONCIERGE
Search Wishlist

Un giorno... per sempre  

Come è difficile racchiudere l’essenza di una lunga storia d’amore in un solo giorno, in una sola celebrazione! Questo giorno unico, le nozze,  rimarrà nell’animo di coloro che ne sono protagonisti come le immagini di un film, punteggiato dei momenti più intensi, arricchito di mille dettagli, passando dalla commedia al dramma, che scorrono sul grande schermo dei ricordi. 

Questi dettagli, che magari si focalizzano sul pizzo di un abito, su un fiorellino blu nei capelli, su un gioiello preso in prestito, sul profumo o la luce di una candela che fa brillare gli occhi, oppure su un menù infilato in una borsa, o ancora l’odore dell’incenso prima della cerimonia... La colonna sonora saranno le parole di una filastrocca inglese portafortuna della fine del XIX secolo:  

Qualcosa di vecchio,  

Qualcosa di nuovo,  

Qualcosa di prestato,  

Qualcosa di blu,  

E un penny d’argento nella scarpa.  

Emma, regia di Autumn de Wilde (2019). Dal romanzo di Jane Austen, con Anya Taylor-Joy e Johnny Flynn. 

Qualcosa di vecchio... 

Come chiedere in sposa la donna della propria vita? Sono diversi i metodi consigliabili. Di sicuro fra questi non compare quello di Ben, interpretato da Dustin Hoffman in Il laureato (1969). In una scena finale memorabile, Ben interrompe bruscamente le nozze in chiesa di Elaine (Katharine Ross), l’ex-fidanzata, per fuggire finalmente con lei... in autobus. Si consiglia di parlare alla prescelta con meno precipitazione e drammaticità, ad esempio con un telegramma calligrafato, perché la più tenera delle dichiarazioni rimanga per sempre incisa sulla carta: più che una parola dolce, un ricordo prezioso da conservare. Altra attenzione tutta particolare: il menù di nozze scritto a mano, anche questo a cura del nostro maestro calligrafo, sottolinea l’eccezionalità dell’evento speciale, che sia una cenetta fra innamorati o un banchetto di nozze, con romantiche volute.

ll laureato, regia di Mike Nichols, 1969, con Katharine Ross e Dustin Hoffman. 

"A Hollywood, la sposa conserva il bouquet e lancia lo sposo."

Groucho Marx

Qualcosa di nuovo... 

È sempre più facile occuparsi della vita sentimentale degli altri che della propria. Emma, l’eroina di Jane Austen, nel film omonimo di Autumn de Wilde (2019), gioca a fare la sensale con un po’ troppa leggerezza, rivolgendo le sue attenzioni alle coppie del suo entourage, giurando al contempo che non si farà prendere al laccio e che nessuno la condurrà all’altare. Ma, ovviamente, si sbaglia. Immaginiamo questa giovane donna sofisticata come una padrona di casa impeccabile, innamorata dei Savons Superfins dalle sedici fragranze irresistibili, che si possono incidere con le iniziali degli sposi e offrire in omaggio agli invitati. Un gesto di attenzione delicato e profumato.  

"La seppia in particolare tende a rendere tutto un po’ romantico, quasi sentimentale: ecco perché è una scelta molto diffusa per le fotografie dei matrimoni. "Martin Parr  

Qualcosa di prestato…

La vita può essere molto complicata, soprattutto quando una ricca ereditiera (Katharine Hepburn) insiste per sposare un pretendente ricco ma ridicolo, in presenza del primo marito, quello sì irresistibile (Cary Grant), da cui ha divorziato due anni prima, e di un affascinante reporter, anche lui vittima del fascino di lei (James Stewart). In Scandalo a Filadelfia, l’isteria tipica dei matrimoni giunge al culmine: sarebbe stato opportuno calmare gli animi con una candela profumata o un alabastro con uno delle otto straordinarie profumazioni, perché un’atmosfera intrisa di fragranza non può non placare gli animi. Nei casi più estremi, sarà opportuno seguire una delle tradizioni degli sciamani Inca e accendere qualche bastoncino di palo santo (“legno sacro” in spagnolo) per allontanare gli spiriti maligni con il suo fumo profumato e poter così festeggiare in allegria.

Scandalo a Filadelfia (Philadelphia Story), regia di George Cukor (1940), con Katharine Hepburn, Cary Grant e James Stewart. 

"Spero vivamente che ci ameremo tutta la vita proprio come se non fossimo affatto sposati."  Lord Byron  

Qualcosa di blu... 

Se per le spose è tradizione indossare “qualcosa di blu” per allontanare il malocchio, ne La sposa cadavere di Tim Burton la sposa prende il tutto un po’ troppo alla lettera e lei stessa mostra un incarnato di una bella tonalità azzurrina. D’altro canto, Emily, la sposa zombie, è venuta dall’oltretomba per rapire Victor, già fidanzato con un’altra, dal mondo dei vivi. La storia si ispira a una leggenda del XVI secolo e si conclude con un delicato bacio e un volo di farfalle. Nella realtà, il blu si potrà adottare con delicatezza nella scatolina di un Baume desMuses, il migliore amico delle labbra morbide, da utilizzare come segnaposto per la tavola o come omaggio di benvenuto, oppure in un pettine in acetato su cui è inciso il nome degli invitati.

La sposa cadavere (Corpse Bride), film d’animazione di Tim Burton (2005) 

"Ho trascorso così tanto tempo nell’oscurità, che ho quasi dimenticato quanto sia bella la luce della luna..."La sposa cadavere, Tim Burton (2005)    

E un penny d’argento nella scarpa 

Alla fine, ciò che conta è scegliere con grande giudizio la persona a cui si intende offrire il proprio cuore; come dimostrano gli intramontabili equivoci di Quattro matrimoni e un funerale, con la regia di Mike Newell, un capolavoro assoluto della commedia britannica in cui Charles, elegante e maldestro (Hugh Grant), passa gli anni a perdere le occasioni con la splendida Carrie (AndieMacDowell), finché non arriva infine a convincerla... sotto una pioggia battente. Per soppesare con cura i pro e i contro di un’unione, dedicandovi il tempo adeguato, si consiglia di non arrivare al momento della cerimonia come fa Charles, ma di concentrarsi prima della proposta, ad esempio immergendosi in un bagno caldo, profumato con i Sali da bagno dell’Officine. Il giorno del matrimonio, per accompagnare il “penny d’argento“ nella scarpa, si raccomanda anche di spruzzare l’Eau Gymnastique nelle scarpe da ballo, per unire l’utile al dilettevole e danzare con tutta calma per tutta la notte con colui o colei che ha rapito il vostro cuore...

Quattro matrimoni e un funerale, un film di Mike Newell (1994), con Hugh Grant e Andie MacDowell. 

"Ho una nuova teoria sul matrimonio. Due persone si innamorano, vivono insieme e poi all’improvviso un giorno esauriscono gli argomenti di conversazione. Voglio dire, non sanno più cosa dirsi. È il panico! Poi all’improvviso, lui si rende conto che esiste un un modo per uscire da questo vicolo cieco. E le chiede di sposarlo. Ed ecco che all’improvviso hanno qualcosa di cui parlare per il resto della vita."

Gareth, in Quattro matrimoni e un funerale, un film di Mike Newell (1994)  

 

BELLEZZA E CURIOSITÀ VANNO A BRACCETTO

Iscriviti per ricevere l'ultima newsletter dell'Officine.

Close Icon

Servizi di personalizzazione per

Soap
Liquid error (snippets/buly-personalisation-modal line 253): product form must be given a product
 
Close Icon

TI TROVI ATTUALMENTE SUL NOSTRO SITO INTERNAZIONALE CON SEDE A PARIGI

Tuttavia, sembra che tu sia a , vuoi passare al nostro sito?

VAI AL SITO
CONTINUA SUL SITO INTERNAZIONALE