Un erbario è molto più che un libro in cui si raccolgono esemplari di fiori e piante essiccati. Un erbario è il frutto di un gesto che si fa delicato per il botanico, nostalgico per il viaggiatore, sapiente per il collezionista, contemplativo per l'innamorato.
L'Officine Universelle Buly ha immaginato un erbario diverso da qualsiasi altro: l'Erbario odoroso è un libriccino rilegato, nello stile dei volumetti di un tempo, fregiato con lettere d'oro, che nasconde un segreto. Grazie a una particolarissima tecnica impiegata sulla carta, tutti gli ingredienti della collezione Giardini francesi si sprigionano a profusione man mano che si strofinano le illustrazioni di piante, ortaggi o frutta. Dodici le specie rappresentate: basilico, ribes, patata dolce, verbena, crescione, prezzemolo, menta, pomodoro, carota, bietola e rabarbaro, che si combinano per diventare le sei Eaux Triples dei "Giardini francesi di Officine Universelle Buly"
Bietola irachena e rabarbaro egiziano, Cetriolo indiano e menta siriana, Crescione d’Oriente e prezzemolo di Sardegna, Ribes scandinavo e pomodoro del Perù, Patata dolce dei Caraibi e carota dell’Afghanistan e infine Verbena delle Ande e basilico di Ulu. Il nostro erbario è un omaggio al concetto stesso della collezione, a sua volta ispirata alla scoperta presso un antiquario, di una raccolta di grani e semi antichi, il tesoro di un botanico del XVIII secolo. Dai semi ai fiori essiccati conservati nei secoli, la botanica attraverso gli erbari preserva e colleziona un patrimonio vegetale spesso ormai estinto. Non solo: aiuta a riportare in vita profumi rari, oppure, proprio come ha fatto l'Officine, a fantasticare a partire dai ricordi suscitati dagli odori.
"Se la vita non è che un passaggio, in questo passaggio seminiamo almeno dei fiori."
Michel de Montaigne
Gli erbari - raccolte di piante essiccate fra fogli di carta - fanno la loro prima comparsa diversi secoli fa, opera di medici e farmacisti che li impiegavano per identificare e catalogare le piante con i relativi impieghi e benefici. I più antichi erbari conservati sino ai nostri giorni sono dell'italiano Luca Ghini (1490-1556), medico e botanico che mise a punto la tecnica dell'erbario, ma anche quella dell'Hortus simplicium o Orto botanico: era il primo giardino botanico. Nell'erbario bisogna annotare il luogo e la data della raccolta di ogni pianta, quindi l'habitat, il colore, il nome, la famiglia, ecc. Queste collezioni di piante costruiscono quindi una Storia della botanica, ne mantengono le tracce antiche, ma anche il prezioso DNA.
Fiori e foglie essiccati dal soldato Stanislas Boireau nei mesi di giugno e luglio 1917 nella regione dell'Aisne, presso lo Chemin des Dames.
Il più grande erbario esistente (8 milioni di piante, frutto di 350 anni di ricerche) è conservato presso il Museo nazionale di storia naturale di Parigi; seguono per dimensioni quelli del Botanical Garden di New York, dell'Istituto botanico di Komarov a San Pietroburgo, del Royal Botanic Gardens a Kew, in Gran Bretagna e del Missouri Botanical Garden negli Stati Uniti.
In questi come in altri luoghi, si conservano nei cassetti la memoria dell'intero mondo. Una memoria che si allarga oltre i confini della botanica per abbracciare anche osservazioni di viaggiatori, scienziati, appassionati di piante, persino di soldati. Ad esempio, il soldato semplice Stanislas Boireau durante i quattro anni della Prima guerra mondiale tenne un quaderno e inviava fiori essiccati, raccolti presso alcuni dei più terribili campi di battaglia, alla fidanzata Marthe, che ne ha fatto degli erbari corredati da date e informazioni dettagliate. Altri soldati intagliavano foglie e fiori essiccati nelle pagine di un libro, imitando l'immagine o il nome dell'amata... Gli erbari possono essere considerati a pieno titolo tracce di vita, di amore per la natura, ma anche una forma d'arte apprezzata da grandi menti e artisti come il filosofo Jean-Jacques Rousseau o la poetessa Emily Dickinson...
Gli inchiostri bagnati dell'alba si dissolvono nel blu.
Sulla loro macchia di nebbia
gli alberi sembrano un disegno botanico
Sylvia Plath, Alberi d'inverno (1962)
Teorico illuminista e scrittore, Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), autore del romanzo "Giulia o la nuova Eloisa" e del saggio "Il contratto sociale" (entrambi del 1761), conobbe un enorme successo che gli valse la gloria, ma anche lunghi e dolorosi esili. Forte promotore di un ritorno alla Natura, egli stesso vi trovò consolazione durante le sue fughe, durante le quali cominciò ad appassionarsi di botanica ed erboristica già nel decennio 1760. In virtù di ciò, iniziò scambi epistolari con scienziati e ricercava la compagnia dei naturalisti. Seguendo gli esempi illustrati dallo svedese Carl Von Linné nella sua opera principale Systema naturae, Rousseau creò decine di erbari per ogni paese che visitava. Tra il 1771 e il 1774 scrisse a Madame Delessert le "Lettere sulla botanica", un corso di botanica destinato alla figlia Madelon. Nella sua ultima opera, incompiuta, "Le fantasticherie del passeggiatore solitario", scritta fra il 1776 e il 1778, l'autore svela i suoi sentimenti più intimi e in particolare la sua relazione passionale con questa Natura che egli desidera percorrere, esplorare, contemplare senza posa e di cui colleziona i minuscoli capolavori racchiudendoli fra due fogli di carta.
"Vado matto per la botanica: peggioro di giorno in giorno, non ho più che fieno nella testa, una di queste mattine diventerò anch'io una pianta..."
Jean-Jacques Rousseau, lettera, 1 agosto 1765
"Ciò che posso fare, lo farò. Anche se sarà di poco conto come una giunchiglia." Un verso di Emily Dickinson (1830-1886) che esemplifica in modo significativo il suo stile poetico, sintetizzato in 1789 piccoli capolavori di delicatezza e concisione. E che ci parla anche della visione del mondo dell'autrice: un mondo segreto, anticonformista, che tiene nel palmo della mano ma che brilla di mille raggi. Una vita intera custodita con cura fra due fogli di carta. Dickinson iniziò ad appassionarsi di botanica a 9 anni, quando cominciò a prendersi cura dei suoi giardini; al termine dell'adolescenza iniziò a tenere un erbario che giunse a contenere più di 400 specie, disposte in oltre 60 pagine decorate con un tocco delicato, preciso come le sue poesie, con una scrittura elegante e una cura amorosa, quasi sensuale, per questi fantasmi di bellezza preservati sulla carta. Lei che trascorse tutta la vita in una cittadina del New England, sognava forse terre lontane contemplando nella prima pagina del suo erbario un Jasminum, un gelsomino tropicale dal profumo intrigante? Il suo delicato erbario fu conservato a lungo al riparo dagli sguardi, quindi digitalizzato dalla Houghton Rare Book Library di Harvard perché il mondo intero ne potesse apprezzare infine la bellezza.
Le cortesie più piccole
- un fiore o un libro -
piantano sorrisi come semi che
germogliano nel buio.
Emily Dickinson
Per rivendicarne la proprietà nominale (si badi, non territoriale!), in ricordo dei libriccini di scuola su cui scrivevamo il nostro nome, l'Officine ha creato un ex-libris da stampigliare sulla prima pagina e completare vergando con elegante calligrafia il proprio nome e cognome.
Per scoprire i sei profumi di questa collezione, Officine Universelle Buly propone la sua tavolozza olfattiva, in cui le note si dispiegano semplicemente grattando la carta con la punta delle dita. Reperibili nelle nostre Officine in tutto il mondo.
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Su richiesta, ogni acquisto potrà essere confezionato con una carta stampata che riproduce un antico quotidiano, oppure infilata in un elegante busta regalo dalle venature verdi che richiamano la fondazione e la storia dell'Officine.
L'eccezionale confezione origataCarte giapponesi a motivi floreali, a righe o a quadri, ma sempre coloratissime: ispirate alle fantasie tipiche dei kimono, vengono piegate secondo la rigorosa arte dell'origata.
Confezione regalo con monogrammaLa carta regalo dalla consistenza elegante può essere completata con le iniziali della fortunata persona che riceverà l'omaggio, stampate a rilievo. Le iniziali dorate, secondo la moda di un tempo, saranno completate con un nastro di velluto.
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XS: custodia mini per pettine, sapone o Baume des Muses ∙ 1,67 €
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Il nostro maestro calligrafo, armato di penna d'oca e di antichi tamponi d'inchiostro, creerà uno splendido ex libris sulla copertina.
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