Questo piccolo guanto di bellezza è una meraviglia per gli occhi e un toccasana di dolcezza per il viso. Interamente in cotone lavorato a maglia, è un’alternativa amorevole ai classici dischetti di cotone o altri materiali sintetici e unisce estetica, praticità e durata. La lavorazione a grana di riso è particolarmente resistente ed esegue una leggera esfoliazione sulla pelle.

Risultato: una perfetta detersione della pelle, riattivazione del microcircolo e distensione del viso.

Un mini-utensile dall'elevato potenziale di pulizia! Conservare in bagno o nel beauty case per ritrovare un viso luminoso e morbido... come bambagia!

Queste piccole meraviglie lavorate a maglia sono discretamente colorate con un processo di tintura che non poteva non piacere all’Officine, perché basato su ingredienti vegetali, secondo tecniche inventate in Cina oltre 5000 anni fa. Fanno parte di quelle lavorazioni e competenze dimenticati in questo mondo industrializzato, oggetti efficaci e di indubbio fascino.

I vantaggi di questo procedimento sono numerosi: il rispetto per l’ambiente, la bellezza di colori intensi e naturali, il perpetuare tradizioni antiche.

I colori

Come dalla virtù delle piante... nacque il colore!

Questo metodo di tintura unico ed efficace parte dalle meravigliose proprietà dei vegetali per creare il colore. I piccoli guanti per pulizia sono colorati con piante dal colore intenso, scelte perché la tinta è particolarmente resistente alla luce e ai lavaggi e anche per rispetto della tradizione.

Colore: rosa antico

Origine: garanza (fiore)

Parte da cui si estrae il pigmento: radici

Rubia tinctorum L.

Nome comune: garanza, robbia dei tintori

Originaria dell'Asia centrale, la garanza è nota grazie al pigmento rosso che si estrae dagli steli delle radici e che conferisce ai tessuti uno splendido colore carminio. Per tale caratteristica la garanza si è diffusa come merce importante per l'economia europea e asiatica. Il suo nome compare nell'elenco delle piante di cui si raccomanda la coltivazione per i giardini reali, nell'anno 812. Per lo stesso motivo, Colbert la menziona come strumento per stimolare l'industria francese della tintura tessile di qualità. Nel XIX secolo nella regione di Vaucluse ben 13.000 ettari di terreno erano coltivati con garanza.

Il rosa antico dei nostri guanti lavorati a maglia è ottenuto con un bagno al 100% di radici di garanza.

Colore: verde naturale

Origine: ortica (pianta erbacea)

Parte da cui si estrae il pigmento: foglie

Urtica dioica L.

Nome comune: ortica comune, ortica dioica

L'ortica è una pianta originaria dell'Europa e dell'Asia, oggi presente nelle zone temperate di tutto il mondo. Le fibre più sottili di questa pianta, setose e lucide, erano riservate alle corti reali, mentre quelle meno fini per l'abbigliamento e le lenzuola; le fibre più grossolane, infine, servivano per realizzare corde, sacchi e tappeti.

Le foglie dell'ortica, come tutte le foglie vegetali di colore verde, contengono clorofilla di tipo a e di tipo b, che conferiscono colore verde intenso alle fibre naturali.

La tintura con foglie d'ortica non è una pratica rinomata come quella con radici di garanza. Inoltre il suo uso è legato a pratiche contadine e locali: la pianta selvatica veniva infatti raccolta e lavorata con ricette domestiche per tingere capi di uso comune.

Colore: marrone

Origine: acacia (arbusto)

Parte da cui si estrae il pigmento: legno

Senegalia catechu
Comunemente chiamata acacia da catechu, o Terra Japonica

Si tratta di un piccolo albero tropicale spinoso, dalle foglie simili a quelle delle felci, originario del Sud-est asiatico. Venne esportato a partire dal XVI secolo dall'India verso la Cina e il Giappone, quindi verso l'Europa nel XIX secolo, quando prese il nome di "Terra japonica".

Questa tintura di colore marrone era utilizzata per i tessuti ma anche per proteggere le fibre dalle intemperie, colorare il legno e il pellame. Il cachou, il prodotto che se ne ricava, dona una bella tonalità di marrone al cotone, molto apprezzato per diversi secoli per il tessuto chiamato calicò, dalla città di Calicùt, sulla costa occidentale indiana. Il marrone chiaro ottenuto con questo stesso prodotto prende il nome di "khak" o "khaki" in India, che significa polvere, terra o cenere. Nel Myanmar, il cachou era praticamente l'unica fonte di tintura vegetale, da cui si otteneva anche il giallo-bruno degli abiti dei monaci buddisti.

Il marrone dei nostri guanti è ottenuto con gomma di cachou.

IL GRANDE BENEFICIO

Questo piccolo guanto lavorato a maglia è perfetto per detergere il viso e dare una sferzata di buon umore. Rimuove tutte le impurità accumulate sulla pelle e placa lo spirito con la dolcezza di un massaggio "cotonato".